Comunicato relativo alle zone 30 nel Comune di Conegliano

Su una nota testata giornalistica locale questo lunedì 4 marzo si leggeva a riguardo dell’espansione delle “isole ambientali” o “zone 30” nella Marca Trevigiana, le varie motivazioni che hanno i sindaci per le loro implementazioni e, come detto da questi ultimi, come esse siano quasi sempre motivate dalle incessanti richieste da parte dei cittadini stessi di interventi di moderazione del traffico e velocità di transito nei quartieri residenziali. Ebbene purtroppo si legge anche che, secondo il sindaco di Conegliano Fabio Chies, attualmente a Conegliano “il piano del traffico non ne prevede ulteriori” (di zone 30, ndr) e che siano “12 i quadranti dove è stato istituito questo limite”.

A contrario da quanto dichiarato dal Sindaco, secondo il PGTU sono previste 12 nuove zone 30.

Oltre alle 12 zone 30 previste dal piano, in linea teorica tutti i quartieri residenziali sono configurabili in modo tale.

La volontà di non prevederne altre va oltre le richieste dei cittadini, approvate ed adottate nel piano.

Le zone 30 non sono provvedimenti indiscriminati (nemmeno la città 30 lo è), anzi sono studiate appieno nei loro contesti e dettagliatamente curate.

È imperativa la necessità di cambiare atteggiamento da parte dell’amministrazione comunale verso la sicurezza stradale e la progettazione degli spazi urbani, che mietono più di tre 3mila decessi all’anno.

Condividiamo con gli associati la versione integrale del comunicato stampa.